Nell’ultimo anno i tassi di interesse dei mutui sono vertiginosamente aumentati, naturale conseguenza dell’inflazione alle stelle. Tassi più elevati significa costi maggiori e imprevisti per quei mutuatari che avevano acceso un mutuo a tasso variabile. Il mutuo a tasso variabile può rivelarsi infatti un’arma a doppio taglio. Nel giro di pochi mesi un proprietario di casa può ritrovarsi con una rata che non può più sostenere.
Quali sono i suoi rischi di un mutuo a tasso variabile? Quando conviene rispetto al fisso? Quanto possono aumentare i tassi?
Continua a leggere questo articolo e scopri come funziona un mutuo a tasso variabile, quali sono i suoi rischi e la soluzione che azzera il tuo debito se non riesci più a pagare le rate mensili.
Mutuo tasso variabile: come funziona?
Innanzitutto, vediamo come funziona un mutuo a tasso variabile. In questa tipologia di prestito, la quota di interessi da pagare mensilmente al creditore non rimane sempre la stessa fino alla scadenza (come avviene invece nei mutui a tasso fisso). Questa quota viene costantemente adeguata alle variazioni registrate da uno specifico tasso di riferimento (di solito l’Euribor). Il tasso varia in base alle decisioni di politica monetaria prese dalla Banca Centrale Europea.
Per determinare poi l’effettivo tasso di interesse pagato dal mutuatario, al tasso di riferimento viene aggiunto lo spread.
Devi sapere inoltre che esistono due diversi modelli di mutuo a tasso variabile:
- quelli che prevedono un ammortamento con quote capitale prefissate. L’ammontare complessivo della rata mensile cambierà al variare della quota interessi, influenzata a sua volta dall’andamento del tasso di riferimento;
- quelli che prevedono il ricalcolo delle quote capitale al variare del tasso di riferimento. L’ammontare complessivo della rata rimarrà invariato anche se i tassi di interesse dovessero aumentare o diminuire. La quota di ammortamento capitale verrà invece modificata in base alla variazione della quota interessi.
Quando conviene il mutuo a tasso variabile?
Scegliere un mutuo a tasso variabile rispetto a uno a tasso fisso conviene quando i tassi di interesse si trovano a un livello alto e si prevede una discesa in futuro. Scegliendo in tasso variabile, il mutuatario non si vincola a pagare un interesse elevato per tutta la durata del mutuo. Beneficerà delle variazioni al ribasso del tasso di riferimento che ragionevolmente attende per il futuro.
Quando scegliere un mutuo a tasso fisso?
Nei periodi in cui i tassi sono storicamente più bassi, ad esempio nel 2021 e nei primi mesi del 2022, conviene invece orientarsi su un mutuo a tasso fisso. In periodi di questo tipo ci si attende che in futuro i tassi aumenteranno e conviene quindi fissare il tasso per tutta la durata del mutuo.
Quanto può aumentare un tasso variabile?
È impossibile prevedere esattamente quanto gli interessi su un mutuo a tasso variabile possano aumentare (o diminuire) nel corso degli anni. Tutto dipende infatti dall’evoluzione della situazione economica e, di riflesso, della politica monetaria.
Perché la rata del mutuo a tasso variabile non scende?
Nel 2022 la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di riferimento europei per ben quattro volte (luglio, settembre, ottobre e dicembre). La situazione mondiale, tra incertezze economiche e politiche dovute al Covid e alla guerra in Ucraina, unita alla crescita economica, ha fatto sì che i prezzi di beni e servizi siano aumentati. Questo ha comportato anche la crescita del tasso di inflazione che, di conseguenza, influenza anche i tassi di interesse dei mutui.
Quando il mutuo a tasso variabile diventa un problema
Il mutuo a tasso variabile può diventare un problema non da poco quando, negli anni successivi alla sua accensione, si registra un aumento del tasso di riferimento. Cosa accade in questi casi è facilmente immaginabile, soprattutto nel caso in cui la rata mensile ha un aumento importante.
Molti mutuatari, infatti, possono ritrovarsi in difficoltà, al punto di non riuscire più a pagare le rate del mutuo. E se tu non riesci più a pagare le rate del tuo mutuo a tasso variabile, il tuo immobile rischia di essere pignorato e svenduto all’asta immobiliare.
Rinegoziare il mutuo risolve il problema?
La prima soluzione all’innalzamento dei tassi che viene spesso in mente è la possibilità di rinegoziare il mutuo con i creditori. La cosa non è però così facile come sembra per due motivi:
- I creditori non sono obbligati a rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al tasso fisso.
- Occorre trovare il momento giusto per passare al tasso fisso. Se ti rendi conto della situazione quando la tua rata non è più sostenibile, bloccare il tasso potrebbe rivelarsi controproducente. Per avere un vantaggio nel passare al tasso fisso devi agire quando gli interessi sono ancora relativamente bassi e da te sostenibili.
Perché l’asta non è la soluzione
Se non riesci più a pagare il tuo mutuo a tasso variabile, aspettare la vendita all’asta dell’immobile potrebbe non risolvere il tuo problema. Anzi, potrebbe solo peggiorare la tua situazione.
Nella maggioranza dei casi, infatti, le case che finiscono all’asta non vengono vendute, ma svendute a un prezzo molto più basso rispetto a quello di mercato. La conseguenza di questa svendita è che il ricavato potrebbe non bastare a saldare tutti i debiti con i creditori. Questi saranno quindi pronti ad attaccare ulteriori tuoi beni, mobili e immobili, per rientrare di tutta la somma dovuta.
Mutuo a tasso variabile: la soluzione che azzera il tuo debito
Se non riesci più a pagare il tuo mutuo a tasso variabile, la tua casa finirà svenduta all’asta. La soluzione che ti permette di azzerare interamente il tuo debito è quella di vendere la casa pignorata, o sull’orlo del pignoramento, prima che vada all’asta. Per farlo devi affidarti a dei professionisti specializzati in materia di debito e pignoramento e nella trattativa con i creditori.
SalvaCasa è la società benefit specializzata in problemi di pignoramento che ti offre questa soluzione. Gli esperti di SalvaCasa trattano direttamente con i creditori, e nella massima riservatezza, per ridurre e saldare completamente il debito, con il supporto di legali specializzati in questo tipo di pratiche.
La società benefit acquista la tua casa pignorata o all’asta prima della vendita forzata. I creditori, in cambio di un pagamento immediato e sicuro da parte di SalvaCasa, ti liberano per sempre dai debiti.
Risolvi il problema con il mutuo a tasso variabile per non correre rischi
Devi intervenire subito e risolvere il problema prima che sia troppo tardi, evitando rischi peggiori come la svendita all’asta della casa pignorata. SalvaCasa è in grado di ripulire la tua fedina finanziaria cancellando il tuo nome dalla lista nera dei cattivi pagatori della CRIF (Centrale Rischi Finanziari). Dopo questa operazione potrai tornare nuovamente a chiedere prestiti e finanziamenti.
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