Le procedure per ottenere l’esdebitazione ti permettono di risolvere il problema di sovraindebitamento, ovvero quella situazione di squilibrio economico perdurante nel tempo che non ti consente di pagare i creditori in modo costante e regolare.
Per chi si trova in questa condizione, l’ordinamento italiano prevede diversi tipi di procedura. Continua a leggere questo articolo per scoprire quali sono le procedure per ottenere l’esdebitazione, chi può ricorrerci e a chi rivolgersi.
Cos’è l’esdebitazione?
L’esdebitazione è la procedura che porta il debitore alla cancellazione dei debiti non pagati. Questa pratica può avvenire in quattro diversi modi, che vedremo più avanti.
Le modalità di esdebitazione sono state stabilite originariamente dalla Legge 3/2012 (qui il testo completo della Legge 3/2012) e oggi aggiornate dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs n. 14 del gennaio 2019).
Chi può ricorrere all’esdebitazione?
Tutti quei soggetti che si trovano in una situazione di sovraindebitamento e che sono considerati “soggetti non fallibili” possono ricorrere a una delle procedure elencate nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Per “soggetti non fallibili” sono intesi:
- dipendenti e pensionati;
- lavoratori autonomi e liberi professionisti, incluse le associazioni professionali e le società semplici;
- imprenditori agricoli;
- start-up innovative;
- enti non commerciali come associazioni di volontariato, onlus, associazioni sportive o non governative.
Quali sono le procedure per ottenere l’esdebitazione?
A seconda di chi si trova in condizione di squilibrio economico, l’ordinamento italiano prevede quattro diversi tipi di procedure per ottenere l’esdebitazione:
- ristrutturazione dei debiti del consumatore;
- concordato minore;
- liquidazione controllata del sovraindebitato;
- esdebitazione del debitore incapiente.
Ristrutturazione dei debiti del consumatore
La ristrutturazione dei debiti del consumatore può essere percorsa solo dai debitori consumatori. Rientrano in questa soluzione le rate di un mutuo o quelle per l’acquisto di un’automobile e sono esclusi gli affitti di uno studio o i debiti IVA e INPS.
Nei casi di ristrutturazione dei debiti del consumatore, il consumatore stesso presenta un piano in base alla sua capacità economica per coprire il totale o una parte del debito. La domanda va presentata al Tribunale attraverso l’Organismo per la Composizione delle Crisi da Sovraindebitamento (OCC). A questa fa seguito la verifica da parte di un Giudice di quanto può essere pagato. Il Giudice dovrà però salvaguardare una somma sufficiente a garantire il sostentamento del nucleo familiare del privato debitore.
L’esdebitazione avviene in maniera automatica non appena viene adempiuto e completato il piano proposto.
Concordato minore
Il concordato minore è invece una procedura riservata alle piccole imprese e ai professionisti come piccoli imprenditori, imprenditori agricoli e start-up innovative.
Come per la ristrutturazione dei debiti del consumatore, anche per il concordato minore viene creato un piano economico da parte del debitore in cui vengono indicate le modalità con cui verranno pagati i debiti ai singoli creditori. La proposta, formulata tramite l’OCC, deve essere presentata prima al Giudice che ne valuterà la fattibilità. Successivamente, se approvata, il Giudice chiederà il consenso da parte del 50% dei creditori (prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi era richiesto il 60% di sì).
Anche in questo caso l’esdebitazione avviene in maniera automatica non appena viene adempiuto e completato il piano proposto.
Liquidazione controllata del sovraindebitato
La liquidazione controllata del sovraindebitato può essere utilizzata sia dal consumatore privato che dagli altri soggetti non fallibili. La liquidazione controllata del patrimonio prevede che il debitore conceda la piena disponibilità di tutti i suoi beni, esclusi quelli essenziali per la sopravvivenza, al fine di adempiere alle obbligazioni sottoscritte. Tra i beni essenziali per la sopravvivenza rientrano i crediti impignorabili come le polizze vita o i sussidi di povertà; stipendi, pensioni o salari minimi; tutti i beni che non possono essere soggetti a pignoramento per legge.
L’esdebitazione avviene in maniera automatica a fine procedura. È possibile, inoltre, richiederla dopo tre anni dall’apertura della procedura.
Esdebitazione del debitore incapiente
L’ultima procedura è l’esdebitazione del debitore incapiente. Questa è riservata alle persone fisiche meritevoli che non hanno beni da offrire ai propri creditori. L’accesso all’esdebitazione tramite questa pratica è consentito una sola volta nella vita.
Il debitore è obbligato a pagare il debito entro quattro anni dal decreto del Giudice, sempre se la sua situazione economica è cambiata, e dovrà soddisfare almeno il 10% dei creditori. Per questo motivo il Giudice monitorerà la condizione economica del debitore in questo lasso di tempo.
Come risolvere una situazione di sovraindebitamento?
L’iter per ottenere l’esdebitazione, come hai visto, prevede conoscenze e competenze specifiche. Per aumentare le possibilità di ottenerla e velocizzare i tempi del tuo ritorno a una vita libera, affidati a una realtà specializzata nella risoluzione di questo tipo di problematiche.
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